Le nostre esperienze gastronomiche nella terra di Matilde di Canossa

Le nostre esperienze gastronomiche nella terra di Matilde di Canossa

Siamo andati per lavoro a San Polo d’Enza. San Polo d’Enza é una località situata nell’Appennino Emiliano, nel cuore delle terre che hanno assistito alle gesta di una donna straordinaria: Matilde di Canossa.

Vi consigliamo una vacanza fatta di visite ai castelli di Matilde (una delle località si chiama, non casualmente Quattro Castella), di passeggiate sui sentieri appenninici e, naturalmente, di esperienze culinarie straordinarie.

Citiamo nell’ordine: il gnocco fritto, le tigelle, il parmigiano reggiano, il lambrusco, la pasta fatta in casa declinata in svariati modi, il cinghiale, la zuppa inglese. Potremmo continuare a lungo.

Abbiamo visitato due trattorie che ci hanno offerto un ottimo assaggio della cucina emiliana.

Partiamo dalla Trattoria Mandarein a Quattro Castella. Vi anticipiamo che consigliamo vivamente questa trattoria.

La consigliamo sia per la qualità del cibo che per il prezzo.

Per noi é straordinario vedere una nonna, una mamma e una zia che impastano e cucinano.

Arriva praticamente “di default” un antipasto di salumi (spettacolare il prosciutto cotto leggermente affumicato) e il gnocco fritto non unto, buonissimo.

L’erbazzone era davvero buono.

I tortelli alla zucca erano buonissimi. Eravamo stati a Mantova qualche settimana fa, ma non c’é paragone; infinitamente più buoni quelli del Mandarein.

Ottimi i cappelletti con la panna. Onesto e piacevole il lambrusco della casa.

Abbiamo poi pranzato alla Trattoria della Torre a San Polo d’Enza.

Il locale é molto bello e particolarmente curato, il servizio di ottima qualità ed efficienza. Si può pranzare nella piazzetta. L’assieme é davvero notevole. Ti fa sentire a tuo agio.

Anche in questo caso un ottimo antipasto di salumi e di gnocco fritto.

Rispetto all’altra trattoria la qualità del salame era superiore, la pancetta, era una favola.

Non ci ha convinto l’antipasto con il baccalà in pastella (onestamente lo faccio meglio io) e le alici fritte.

Consiglio: non servire alici nel cuore delle colline emiliane (buone e fresche le alici, ma non é il loro contesto).

Veramente buoni i primi.

Da sottolineare i tortelli di patate con i funghi tortini e i tortelli con le erbette.

 



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